24 avril 2015

RIASSUNTO Incontro di Verona 5-6 Febbraio 2015


Per il trentesimo anno consecutivo, il 5 e 6 febbraio scorsi, INTERBEV ha organizzato a Verona  “Le giornate del bestiame franco-italiano”. L’evento è sostenuto da France Agri Mer.

Questo appuntamento annuale permette agli esportatori francesi di vitelloni d’incontrare i loro interlocutori italiani: ingrassatori, importatori, federazioni,  macelli e distributori di carne.

Quest anno il tema della mattinata di venerdì è stato “Gli sbocchi della carne in Italia e in Francia: l’evoluzione della consumazione e delle forme di distribuzione”.

Un’interessata platea di 130 persone ha partecipato alle presentazioni dei due relatori: Caroline Monniot, dell’Institut de l’Elevage per la parte relativa alla Francia e Claudio Federici, ricercatore dell’ISMEA, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare.

Una tavola rotonda in seguito ha riunito i seguenti partecipanti:

Per la Francia: Emmanuel Bernard (Presidente della Commissione de Commercio estero), Philippe Dumas (Presidente di SICAREV e membro di Coop de France, che presiedeva questa riunione), Gérard Poyer (Presidente della FFCB).

Per l’Italia: Marco Colomberotto (ingrasso e macello), Fulvio Fortunati (Vice presidente di UNICEB Unione Importatori Esportatori Industriali Commissionari Grossisti Ingrassatori Macellatori Spedizionieri Carni Bestiame e Prodotti Derivati), François Tomei, direttore di ASSOCARNI (l’Associazione Nazionale Industria e Commercio Carni e Bestiame), Giuliano Marchesin, Direttore dell’associazione Consorzio Italia Zootecnica).

Ph Dumas et Cl Federici table ronde Verone 2015
Qualche tema importante rilevato nel corso della mattinata:

a introduzione del colloquio, Didier Guériaux, Vice direttore della sanità e della protezione animale presso la DGAL, ha indicato “la situazione sanitaria francese è eccellente”

Claudio Federici ha descritto come la consumazione di carne bovina nel corso degli ultimi anni sia diminuita del 19%. Il settore avicolo e quello suino invece migliorano, contrariamente alla carne di manzo.

I consumatori preferiscono indirizzarsi verso i discount a discapito dei supermercati e delle macellerie (nella quasi costante ricerca di promozioni o del prezzo più basso, facendo ricadere la propria scelta sulla carne avicola o suina).

Marco Colomberotto: il consumatore italiano ha ridotto la sua spesa dedicata alla carne. Preferendo comprare piccole quantità di manzo. L’animale che noi forniamo alla grande distribuzione deve essere dunque di piccola taglia e tenero (al gusto del consumatore): simile alla scottona o a un piccolo vitellone.

Giuliano Marchesin del Consorzio Italiano Zootecnica: la nostra organizzazione vorrebbe ispirarsi ad INTERBEV. Vuole creare un logo ed un percorso “Carne d’Italia”.

François Tomei (ASSOCARNI):   l’Italia è alla ricerca di nuovi mercati per la sua carne, nei paesi terzi.

Philippe Dumas (Coop de France) ha rinnovato l’importanza del partenariato franco-italiano instaurato in questi lunghi anni. Ha inoltre sottolineato l’interdipendenza che vi è tra l’allevamento francese e l’ingrasso italiano.

Gérad Poyer (FFCB): INTERBEV è una struttura utile al dialogo interno alla filiera, questa struttura funziona. Francesi ed italiani, noi siamo complementari.

Emmanuel Bernard, Presidente della Commissione del Commercio estero di INTERBEV: ha rilevato che i consumatori italiani e francesi sono molto simili, nell’evoluzione della consumazione. L’analisi della situazione dei primi è ricca d’insegnamenti per noi francesi, per INTERBEV e per tutta la filiera.

La qualità dei dibattiti è stata apprezzata da tutti, cosi come la convivialità degli incontri, della sera precedente, tra i veterinari di stato francesi e italiani.

Con il sostegno finanziario di FranceAgriMer

fam